Massimo Bosso è il fondatore e Ceo di Airon, impresa che ha la sua base storica a Barletta. «Siamo partiti da un maglificio familiare e ora siamo sul mercato con quattro brand, un bilancio previsto di 40 milioni e l’orgoglio di essere diventati un’azienda di primo piano sul fronte della moda». Airon è stata una delle aziende che non solo ha resistito allo tsunami cinese ma ha avuto la forza di crescere e passare dalla produzione di maglie a collezioni di total look. Una restistenza, unita a lungimiranza, che ha dato i suoi frutti. «Amo questo mestiere ed è la passione coltivata insieme alla professionalità, che mi ha portato a collezionare quattro marchi – racconta Massimo Bosso – il primo, nel 2004, è stato Urban Ring, con maglieria che aveva come testimonial calciatori famosi come Di Natale e Zambrotta»,

Ma, partendo dalla maglieria Mssimo Bosso ha voluto offrire un total look e nel 2015 è nato Markup, che ha avuto da subito il vento in poppa.
“Oggi siano presenti in 1.200 multibrand – ricorda il Ceo – ma vogliano crescere ancora, creando del corner all’interno di grossi e prestigiosi centri della moda. Un avanzamento per me molto importante, perché conferma il salto di qualità che l’azienda ha saputo fare in questi anni». Massimo Bosso, 60 anni, figlio d’arte “Sono cresciuto nel maglificio creato nel 1963 da mio padre ed è per questo che conosco bene il mestiere», ha avuto la capacità di dare un futuro alla sua azienda, ma ha saputo anche trasmettere la passione per la moda a uno del suoi figli e con lui creare due nuovi marchi: Heskimo e Claq.

«Ho due figli. Antonio, Il più piccolo, lui si sta laureando in Medicina, mentre il più grande. Nicola, che ha 30anni è entrato in azienda diventando il mio braccio destro – spiega l’imprenditore. Si è laureato, parla perfettamente inglese e, dopo aver fatto esperienza con le nostre maestranze, adesso e lui che viaggia in Asia e segue la nostra produzione. Ha talento e si capisce che questo mondo lo affascina».

Il passaggio generazionale di molte imprese italiane è spesso carico di ostacoli come nei casi peggiori, persino fallimentare. Ma per Airon le cose sono andate bene e Bosso è contento di poter raccontare che con l’ingresso di Nicola, il business è destinato a espandersi.
Heskimo spiega «è un brand specializzato in giubbotti di alto livello che garantiscono durabilità e ottime performance. L’etica della sostenibilità è al centro della produzione con l’uso di imbottiture ecologiche e piume autentiche». Diversa è la vocazione di Claq. marchio dedicato alla maglieria con filati pregiati come il cashmere e le lane che impiegano colori naturali senza ricorrere a sostanze chimiche.

Massimo Bosso ha dato vita a un gruppo con un ufficio stile di 20 persone e un’azienda di 10 mila metri quadrati. Nei prossimi due anni è previsto un piano di investimenti per ampliare la logistica e far fronte alle nuove richieste del mercato.

la Repubblica, Affari e Finanza